Negli anni ’20 i volti delle donne erano caratterizzati da candide carnagioni ricoperte da un pesante strato di cipria, da labbra poste in primo piano grazie a rossetti scuri e appariscenti e da occhi valorizzati e delineati da un make-up altrettanto scuro. Ma, invece, cosa caratterizza il trucco anni ’30?
La storia del make-up negli anni ’30
Già negli anni ’30 era impensabile rinunciare a una beauty routine completa, al make-up e a un aspetto curato quando si usciva di casa. Si iniziò a diffondere un’ideale di bellezza più moderno e sofisticato, si ricreava un’immagine ricercata e di classe. Proprio in quegli anni vennero introdotte nuove linee di prodotti cosmetici che abbinavano tonalità differenti di ombretti e di blush, per assecondare e soddisfare le caratteristiche di ogni persona.
Make-up anni ’30: sopracciglia sottili, ombretti luminosi e labbra a bocciolo di rosa
- Sopracciglia. Come abbiamo precedentemente visto analizzando i cambiamenti delle sopracciglia nel corso degli anni, in questo periodo storico il volto delle donne è incorniciato da sopracciglia molto sottili e da un arco decisamente accentuato. Tendenza dettata dalle grandi star dei film muti, prima fra tutte Greta Garbo.
- Occhi. Gli ombretti sono luminosi e shimmer, sfumati nella piega dell’occhio con colori più scuri per creare una linea di definizione, primo fra tutti il marrone. Le ciglia sono allungate e voluminose, grazie a delle intense passate di mascara che le definisce e le separa.
- Bocca. Le labbra sono definite da rossetti rossi, rosa chiaro e arancioni, applicati con un pennellino per ricreare attentamente la forma a bocciolo di rosa, di grande tendenza in questi anni.
- Viso. L’incarnato continua a essere chiaro: un velo di cipria bianca dal finish opaco ricopre la cute, mentre il blush rosa o color pesca, dona un leggero tocco di colore.