La storia della cipria: dall’oriente ai divi di Hollywood, fino ai giorni nostri

La storia della cipria

La cipria è un prodotto professionale utilizzato per opacizzare e fissare il trucco. Esistono tantissime colorazioni differenti del prodotto, per soddisfare le esigenze di ogni tipologia di pelle. Le sue origini sono molto antiche, tanto che il suo nome deriva da Cipro, luogo di nascita della dea Afrodite, nella tradizione greca dea dell’amore e della bellezza. Ma quali sono l’evoluzione e la storia della cipria?

La storia della cipria: l’origine in oriente

Per quanto il nome derivi dal luogo di nascita della dea greca della bellezza, sembra che l’origine della cipria debba essere attribuita all’oriente. Infatti, i primi utilizzi di questo cosmetico risalgono ai giapponesi che utilizzavano una polvere di riso per rendere la pelle candida, come voleva l’ideale di bellezza dell’epoca. Le donne, infatti, per differenziarsi dagli uomini che lavorando nei campi prendevano molto sole e avevano una pelle abbronzata, usavano questa polvere miracolosa, composta da farina, gesso e biacca, per schiarire la pelle.

Il Medioevo: un periodo difficile per la cosmetica

La rigida austerità e pudicizia imposta dalla chiesa durante tutto il Medioevo, vietò qualsiasi prodotto di bellezza in questo periodo storico, per evitare il peccato di vanità. Le uniche persone autorizzate a utilizzare il trucco, e dunque la cipria, erano le donne che facevano parte della malavita, ossia le prostitute.

Il Rinascimento: la perfezione dell’incarnato

A cominciare dal basso Medioevo, e proseguendo durate tutto il Rinascimento, la bellezza e la cura della persona tornano ad avere un ruolo predominante. Si abbandona l’ideale della donna acqua e sapone del medioevo per riabbracciare il modello di bellezza delle veneri greche: pelle candida e corpo rotondeggiante. La cipria, prodotto riservato agli ambienti di corte, veniva utilizzata sia dalle donne che dagli uomini per il volto, la barba e le parrucche. Per raggiungere la perfezione dell’incarnato veniva utilizzata la biacca, un pigmento derivante dal piombo, e il talco.

L’800: cipria o poudre

Durante il 1800, il trucco torna ad essere di solo appannaggio degli attori. Tuttavia, si preferiva comunque un incarnato pallido all’abbronzatura, pertanto la cipria venne rinominata “poudre” e iniziò, nuovamente, ad essere utilizzata sia dagli uomini che dalle donne.

Hollywood e lo sviluppo del make-up

È solo nel 1900 che i cosmetici diventano prodotti commerciali, accessibili a tutte le popolazioni. La cipria deve la sua fama soprattutto ai grandi truccatori di Hollywood e ai comici del cinema muto, come ad esempio Charlie Chaplin, che iniziarono ad applicare questo prodotto sul volto e a truccare gli occhi di nero per enfatizzare l’espressività del viso. Fu Max Factor a creare una nuova formulazione di cerone per il cinema a cui doveva necessariamente essere aggiunta la cipria per fissare e opacizzare. Fu così nacque la cipria come la conosciamo oggi.

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